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AI generativa: come i copilot aumentano la produttività

Capgemini
Jul 5, 2024

L’AI generativa, o generative AI, o ancora intelligenza artificiale generativa, può essere oggi considerata l’ultimo grande traguardo dell’intelligenza artificiale. Il 2023 rimarrà nella storia come l’anno che ha segnato il confine tra due ere: prima dell’AI e dopo l’AI. Il 2023 è stato anche l’anno dell’exploit commerciale della Gen AI, di cui fanno parte i copilota o agenti intelligenti.

Un report del Capgemini Research Institute,Embracing a brighter future: Investment priorities for 2024, afferma che l’intelligenza artificiale continua a rappresentare un investimento importante per le aziende. Grazie all’AI generativa, molte organizzazioni stanno riconoscendo il potenziale dell’intelligenza artificiale come strumento per promuovere l’innovazione, la produttività e la crescita dei ricavi. Quasi 9 organizzazioni su 10, infatti,  prevedono di utilizzare questa tecnologia  entro i prossimi 12-18 mesi.

Che cos’è l’AI generativa e che cosa intendiamo per “agente intelligente”?

L’AI generativa è un tipo di intelligenza artificiale che utilizza algoritmi di machine learning (ossia apprendimento automatico) per generare nuovi contenuti che in precedenza si basavano sulla sola creatività dell’uomo. L’AI generativa può creare un codice informatico di supporto agli sviluppatori, ma anche testi, audio, immagini, video, e può anche combinare tra loro questi elementi.

Il report del Capgemini Research Institute Creative and generative AI rivela dati interessanti: il 70% dei consumatori crede che l’AI li renderà più efficienti sul lavoro. Un dato confermato da un altro report di Capgemini, Generative AI in organizations, studio che analizza il ruolo dell’AI nelle organizzazioni. Anche in questo caso il 70% dei dirigenti è d’accordo con quanto affermato dai consumatori. Oltre la metà (60%) ha inoltre affermato che l’intelligenza artificiale generativa potrebbe completamente rivoluzionare il loro modo di lavorare.

L’AI generativa avrà quindi un impatto dirompente sulla quotidianità lavorativa, adattandosi a diverse esigenze di business e dialogando con diversi sistemi, inclusi quelli nel mondo IoT.

I copilot: la rivoluzione LLM

I copilot rappresentano un’importantissima evoluzione in moltissimi processi nei più svariati settori. Per “agente AI” o “copilota” intendiamo programmi software che rispondono in linguaggio naturale e facilitano il lavoro umano attraverso i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM). I copilot vengono utilizzati all’interno delle applicazioni aziendali seguendo il principio dell’extend & customize.

Ogni piattaforma, sistema, applicazione è potenzialmente in grado di ospitare un agente intelligente (o “copilota”) in grado di capire il linguaggio umano, di rispondere alle nostre domande e di leggere e interpretare i dati. Queste funzioni supportano il personale nell’esecuzione di task quotidiani e sono in grado di offrire suggerimenti personalizzati e adeguati al contesto.

L’implementazione corretta di un “copilota” richiede:

  • un cambiamento organizzativo e culturale;
  • livelli di sicurezza adeguati;
  • una pianificazione accurata che consideri il contesto aziendale e le esigenze delle singole funzioni coinvolte.

Inoltre, è fondamentale prioritizzare gli investimenti in base all’impatto sul business. Per trarre il vero valore dagli investimenti in queste tecnologie, è essenziale esplorare tutte le loro potenzialità e creare consapevolezza a tutti i livelli all’interno dell’azienda.

Un’applicazione concreta: Copilot per Microsoft 365

Copilot per Microsoft 365 offre vantaggi pratici alle imprese. Permette, infatti, di accedere a informazioni integrate nella quotidianità aziendale, come e-mail, collaborazione unificata, fogli di calcolo, documenti e presentazioni. Questo assistente virtuale aiuta a colmare i gap informativi e a interagire con un sistema che analizza i concetti espressi nelle query, fornendo risposte elaborate da più fonti. Si supera la logica della ricerca per parole chiave e si passa a quella contestuale. In questo modo e si comincia a interagire in un modo del tutto nuovo con le applicazioni.

Dando uno sguardo al futuro: a maggio 2024, Microsoft ha presentato una “nuova categoria di pc” che include strumenti di intelligenza artificiale generativa integrati direttamente nel sistema operativo Windows. Il colosso di Redmond stima che nei prossimi dodici mesi saranno venduti oltre 50 milioni di device con questa tecnologia. Microsoft ha chiamato questa nuova categoria “Copilot+ PC, ripensando completamente il pc dall’interno.

Una cosa è certa: tra l’essere umano e la tecnologia si è stabilita una relazione di interdipendenza e collaborazione mai sperimentata in precedenza. Per avere successo in questa nuova era, le aziende devono sfruttare gli assistenti virtuali, la creatività, la curiosità e il pensiero critico delle persone. Le modalità con cui il lavoro viene modificato dalla generative AI continueranno a progredire in maniera esponenziale.

Ecco un esempio concreto di come Copilot Designer di Microsoft può supportare il lavoro quotidiano. Nell’immagine 1, il prompt chiede di generare un’immagine di pentagramma musicale. Sempre nell’immagine 1 si vedono le 4 immagini diverse create da Copilot Designer. A quel punto il prompt chiede di rendere bucolica l’immagine del pentagramma scelto e il Copilot esegue immediatamente la richiesta (figura 3).

Esempio di Copilot che crea immagini

L’AI generativa in Italia: trend in crescita tra le grandi aziende, le PMI arrancano

L’intelligenza artificiale in Italia sta crescendo in maniera importante e i dati di mercato lo dimostrano. Si parla, infatti, di un aumento del 52% nel 2023 rispetto all’anno precedente, che porta il mercato a un valore complessivo di 760 milioni di euro.

Di questi, le progettualità specificatamente realizzate tramite l’AI generativa pesano oggi il 5%, vale a dire circa 38 milioni di euro.

Secondo la Ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, il futuro è sicuramente promettente. Circa 2 grandi aziende su 3 stanno valutando di implementare modalità di generative AI. Di queste, il 17% del totale ha avviato progetti di sperimentazione. All’interno delle PMI (piccole e medie imprese), invece, solo il 7% delle realtà dichiara di aver preso in considerazione potenziali applicazioni dell’AI generativa. Solo il 2% ha attivato concretamente almeno un’iniziativa.

Di seguito un altro esempio concreto dell’utilizzo di Copilot Designer di Microsoft. Nello specifico qui la richiesta del prompt è: “l’era dei copilot e come la generative AI sta trasformando il modo di lavorare e la produttività”. Nell’immagine il visual realizzato dal copilot.

Esempio di Copilot che crea immagini

Alla luce di tutte queste considerazioni, il punto di svolta rimane però uno: capire se siamo davvero pronti per questo cambiamento nel modo in cui svolgiamo il nostro lavoro quotidiano.

Se vuoi saperne di più su questo tema e approfondire le soluzioni offerte da Capgemini, contatta gli autori di questo articolo: